Charles Mingus - Compilation (1980)
**Vinylrip by plastinka (nickhome)**
Название винила: Compilation
Исполняет: Charles Mingus
Серия: I Grandi Del Jazz – 74
Жанр: Jazz
Выпущено в: 1980
Композиций: 05
Пластинок: 1
Фирма: Fabbri Editori (Made in Italy)
Номер по каталогу: GdJ 74
Формат: lossless flac 24/192 kHz (tracks)
Вес: 2,01 Гб
Список композиций:
A1. Pithecanthropus Erectus
A2. Wednesday Night Prayer Meeting
A3. Tonight At Noon
B1. Haitian Fight Song
B2. Duke Ellington's Sound Of Love
LATO A
«Pithecanthropous Erectus- Questa composizione, secondo quanto scrive lo stesso Charles Mingus, ? praticamente un poema in tono jazzistico perch? descrive in musica la mia concezione, secondo un’ottica moderna, del primo uomo che riusc? ad acquistare una posizione eretta. Descrive il suo orgoglio, considerandosi il primo a svettare, e il suo compiacimento con relativo petto tronfio e relativa ostentazione della propria superiorit? nei confronti degli altri esseri umani ancora in posizione prona. Sopraffatto da particolare ambizione va a imporre regole al mondo, forse anche all’universo. ...La composizione va divisa in quattro movimenti: (1) l’evoluzione; (2) il complesso di superiorit?; (3) il declino; (4) la distruzione. I primi tre movimenti sono eseguiti secondo la formula ABAC dal gruppo; il sax-alto e il sax-tenore assieme descrivono il secondo movimento, poi ciascun solista ripete questa forma, raccontando la storia per proprio conto. Dopo l’assolo del sax-alto, il gruppo ripropone la forma originale, per? il terzo movimento sviluppa ci? che io ho definito il quarto movimento. L’ultimo movimento si basa sul terzo, ma potenzia il tempo e l’intensit? e raggiunge un clima ben definito, a indicare la distruzione finale in un modo secondo cui un essere umano morente ha una furibonda contrazione prima dell’ultimo respiro». Pithecanthropous Erectus, uno dei primi lavori ad ampio respiro di Charles Mingus, che prefigur? sostanzialmente il free jazz degli anni sessanta, venne registrato il 30 gennaio 1956 a New York da Jackie McLean (sax-alto), J. R. Mon-terose (sax-tenore), Mal Waldron (pianoforte), Charles Mingus (contrabbasso), Willie Jones (batteria). Per Wed'ne-sday Night Prayer Meeting (4 febbraio 1959) Enzo Fresia scriveva su “Musica Jazz” di “umori sanguigni” e di “musica che, come ogni completa espressione d’arte, ? realmente senza tempo” non sottostando evidentemente, il jazz di Mingus, a imposizioni di mode o di misurazioni ad annate. La corposa ma tanto poetica e geniale composizione-esecuzione mingusiana registrata da Jimmy Knepper e Willie Dennis (trombone), Jackie McLean, John Handy (sax-alto), Booker Ervin- (sax-tenore), Pepper Adams (sax-baritono), Horace Parlan (pianoforte), Charles Mingus (contrabbasso), Dann?e Richmond (batteria), trae ispirazione dal gospel song, un filone che Mingus ha sempre tenuto in seria considerazione. In Tonight At Noon (13 marzo 1957) Mingus si esprime secondo la misura meno estesa del precedente e.a lui pi? congeniale del piccolo organico. Partecipano infatti alla registrazione Jimmy Knepper (trombone), Curtis Porter (sax-alto e tenore), Wade Legge (pianoforte), Charles Mingus (contrabbasso), Dannie Richmond (batteria). E la piccola formazione sollecita gli schemi forse pi? cari a Mingus, quelli del workshop, ossia quelli delle esecuzioni costruite “durante” e non in anticipo su schemi preordinati.
LATO B
Haitian Fighi Song appartiene alla stessa seduta di incisione di Tonight At Noon. Rappresenta uno dei primi esempi di jazz politico. In effetti Mingus, unitamente a Sonny Rollins, fu il precursore di quel grosso manipolo che ha voluto caricare la musica jazz di significati politici. «Potrebbe anche chiamarsi Afro-American Fight Song» ha puntualizzato lo stesso Mingus commentando il tema che rappresenta la sua prima esplicita rivolta musicale (molte altre seguiranno) contro la discriminazione razziale. «Haitian Fight Song, sempre secondo Mingus cui mi onoro di cedere di tanto in tanto la parola in questa “guida”, possiede uno spirito folk, il tipo di musica folk che ho sempre ascoltato. Ha anche un certo feeling di vecchie chiese. ...Il mio assolo ? di quelli che definisco profondamente concentrati. Riesco a suonarlo propriamente se mi concentro pensando al pregiudizio, all’odio, alla persecuzione. Vi sono tristezza e pianto in esso, ma anche determinazione. E normalmente termina con questo mio pensiero: ‘Gliel’h.o detto! Spero che qualcuno mi abbia ascoltato’». Per Duke Ellington’s Sound Of Love (28 dicembre 1974) troviamo riuniti Jack Walrath (tromba), George Adams (sax-tenore), Don Pullen (pianoforte), Charles Mingus (contrabbasso), Dannie Richmond (batteria). ? ovviamente una composizione-esecuzione dedicata al mondo poetico e impressionistico dell’indimenticabile Duca, di cui, malgrado l’organico ridotto, Mingus riesce perfino a ricreare a tratti l’inconfondibile sound. ? nota la devota ammirazione di Mingus per Ellington. I suoi concerti iniziavano spesso con un lungo assolo di contrabbasso su un tema di Duke. Anche nella scrittura e, soprattutto, nell’armonizzazione, Mingus ha sempre chiaramente confermato la sua diretta discendenza dal grande maestro scomparso. «Negli anni venti con il jungle style, Duke imponeva perentoriamente un marcato africanismo». Tornando a Duke Ellington’s Sound Of Love non va trascurato il fatto che la sua registrazione riusc? alla prima prova e la partecipazione e la particolare attenzione che la musica di questo eccezionale quintetto (uno dei pi? validi mai diretti da Mingus) riesce ad esternare, fa passare quasi per scontato il fatto. Del resto l’affiatamento ? sempre stata una caratteristica ben precisa delle varie formazioni guidate da Mingus nel corso della sua carriera. Il trombettista Jack Walrath, eccezionalmente significativo in questo tema, suonava con Mingus soltanto da sei mesi ma qui pare proprio un veterano tanta ? la facilit? con cui si inserisce nel contesto espressivo. In realt? l’unico veterano del gruppo era Dannie Richmond, il batterista che ha praticamente siglato con la propria personalissima e qualificatissima presenza la maggior parte delle incisioni e delle esibizioni di Charles Mingus. L’esecuzione ci offre inoltre una brillante prestazione di Don Pullen, una delle pi? riuscite “scoperte” di Mingus.
«Pithecanthropous Erectus- Questa composizione, secondo quanto scrive lo stesso Charles Mingus, ? praticamente un poema in tono jazzistico perch? descrive in musica la mia concezione, secondo un’ottica moderna, del primo uomo che riusc? ad acquistare una posizione eretta. Descrive il suo orgoglio, considerandosi il primo a svettare, e il suo compiacimento con relativo petto tronfio e relativa ostentazione della propria superiorit? nei confronti degli altri esseri umani ancora in posizione prona. Sopraffatto da particolare ambizione va a imporre regole al mondo, forse anche all’universo. ...La composizione va divisa in quattro movimenti: (1) l’evoluzione; (2) il complesso di superiorit?; (3) il declino; (4) la distruzione. I primi tre movimenti sono eseguiti secondo la formula ABAC dal gruppo; il sax-alto e il sax-tenore assieme descrivono il secondo movimento, poi ciascun solista ripete questa forma, raccontando la storia per proprio conto. Dopo l’assolo del sax-alto, il gruppo ripropone la forma originale, per? il terzo movimento sviluppa ci? che io ho definito il quarto movimento. L’ultimo movimento si basa sul terzo, ma potenzia il tempo e l’intensit? e raggiunge un clima ben definito, a indicare la distruzione finale in un modo secondo cui un essere umano morente ha una furibonda contrazione prima dell’ultimo respiro». Pithecanthropous Erectus, uno dei primi lavori ad ampio respiro di Charles Mingus, che prefigur? sostanzialmente il free jazz degli anni sessanta, venne registrato il 30 gennaio 1956 a New York da Jackie McLean (sax-alto), J. R. Mon-terose (sax-tenore), Mal Waldron (pianoforte), Charles Mingus (contrabbasso), Willie Jones (batteria). Per Wed'ne-sday Night Prayer Meeting (4 febbraio 1959) Enzo Fresia scriveva su “Musica Jazz” di “umori sanguigni” e di “musica che, come ogni completa espressione d’arte, ? realmente senza tempo” non sottostando evidentemente, il jazz di Mingus, a imposizioni di mode o di misurazioni ad annate. La corposa ma tanto poetica e geniale composizione-esecuzione mingusiana registrata da Jimmy Knepper e Willie Dennis (trombone), Jackie McLean, John Handy (sax-alto), Booker Ervin- (sax-tenore), Pepper Adams (sax-baritono), Horace Parlan (pianoforte), Charles Mingus (contrabbasso), Dann?e Richmond (batteria), trae ispirazione dal gospel song, un filone che Mingus ha sempre tenuto in seria considerazione. In Tonight At Noon (13 marzo 1957) Mingus si esprime secondo la misura meno estesa del precedente e.a lui pi? congeniale del piccolo organico. Partecipano infatti alla registrazione Jimmy Knepper (trombone), Curtis Porter (sax-alto e tenore), Wade Legge (pianoforte), Charles Mingus (contrabbasso), Dannie Richmond (batteria). E la piccola formazione sollecita gli schemi forse pi? cari a Mingus, quelli del workshop, ossia quelli delle esecuzioni costruite “durante” e non in anticipo su schemi preordinati.
LATO B
Haitian Fighi Song appartiene alla stessa seduta di incisione di Tonight At Noon. Rappresenta uno dei primi esempi di jazz politico. In effetti Mingus, unitamente a Sonny Rollins, fu il precursore di quel grosso manipolo che ha voluto caricare la musica jazz di significati politici. «Potrebbe anche chiamarsi Afro-American Fight Song» ha puntualizzato lo stesso Mingus commentando il tema che rappresenta la sua prima esplicita rivolta musicale (molte altre seguiranno) contro la discriminazione razziale. «Haitian Fight Song, sempre secondo Mingus cui mi onoro di cedere di tanto in tanto la parola in questa “guida”, possiede uno spirito folk, il tipo di musica folk che ho sempre ascoltato. Ha anche un certo feeling di vecchie chiese. ...Il mio assolo ? di quelli che definisco profondamente concentrati. Riesco a suonarlo propriamente se mi concentro pensando al pregiudizio, all’odio, alla persecuzione. Vi sono tristezza e pianto in esso, ma anche determinazione. E normalmente termina con questo mio pensiero: ‘Gliel’h.o detto! Spero che qualcuno mi abbia ascoltato’». Per Duke Ellington’s Sound Of Love (28 dicembre 1974) troviamo riuniti Jack Walrath (tromba), George Adams (sax-tenore), Don Pullen (pianoforte), Charles Mingus (contrabbasso), Dannie Richmond (batteria). ? ovviamente una composizione-esecuzione dedicata al mondo poetico e impressionistico dell’indimenticabile Duca, di cui, malgrado l’organico ridotto, Mingus riesce perfino a ricreare a tratti l’inconfondibile sound. ? nota la devota ammirazione di Mingus per Ellington. I suoi concerti iniziavano spesso con un lungo assolo di contrabbasso su un tema di Duke. Anche nella scrittura e, soprattutto, nell’armonizzazione, Mingus ha sempre chiaramente confermato la sua diretta discendenza dal grande maestro scomparso. «Negli anni venti con il jungle style, Duke imponeva perentoriamente un marcato africanismo». Tornando a Duke Ellington’s Sound Of Love non va trascurato il fatto che la sua registrazione riusc? alla prima prova e la partecipazione e la particolare attenzione che la musica di questo eccezionale quintetto (uno dei pi? validi mai diretti da Mingus) riesce ad esternare, fa passare quasi per scontato il fatto. Del resto l’affiatamento ? sempre stata una caratteristica ben precisa delle varie formazioni guidate da Mingus nel corso della sua carriera. Il trombettista Jack Walrath, eccezionalmente significativo in questo tema, suonava con Mingus soltanto da sei mesi ma qui pare proprio un veterano tanta ? la facilit? con cui si inserisce nel contesto espressivo. In realt? l’unico veterano del gruppo era Dannie Richmond, il batterista che ha praticamente siglato con la propria personalissima e qualificatissima presenza la maggior parte delle incisioni e delle esibizioni di Charles Mingus. L’esecuzione ci offre inoltre una brillante prestazione di Don Pullen, una delle pi? riuscite “scoperte” di Mingus.
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- Тип сохранности винила: NM-
- Проигрыватель: Victor QL-Y44F
- Картридж (звукосниматель): Goldring Elite
- Предварительный усилитель (фонокорректор): Musical Fidelity MX-VYNL
- АЦП: Tascam UH-7000 (ASIO 2.0)
- Обработка: без обработки
- Формат записи (Bit/kHz): 32 float/192
- Тип сохранности винила: NM-
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